“Emigrante?” “No! Mi piace viaggiare!”: Vita da Expat a Dublino

“Emigrante? “ “No! Mi piace viaggiare! “

Buon giorno signore mie e marito, con questa citazione tratta dal divertentissimo film con Massimo Troisi, Ricomincio da tre, apro la sezione “EXPAT”  nel mio blog in cui parlerò dell’ Irlanda dal punto di vista della mia esperienza da emigrante, del resto questo blog si chiama Weight Watchers da Expat o no?! Dunque è venuto il momento di trattare anche questa parte della mia vita.

Domani saranno due anni tondi tondi che ho messo piede in terra Irlandese, dunque Let’s start!

arrivo-Irlanda

Perché  trasferirsi a Dublino? (detto tra noi, ma chi vò fa fa’!)

Questa è una domanda che molti mi hanno fatto, cioè perché abbiamo scelto proprio Dublino per traferirci. A dire il vero a me e maritemo è capitata questa occasione in questa città e l’abbiamo colta al volo, tutto qui. Quando avevamo deciso di espatriare guardavamo all’Europa, ma pensavamo a qualcosa di facilmente raggiungibile con la macchina, perché avendo Pelù (la nostra cagnetta), spostarci in auto sarebbe stato più semplice per noi.  All’inizio avevamo pensato all’ Olanda e la posizione per cui maritemo aveva fatto il colloquio era proprio ad Amsterdam. Poi Odino ha voluto che sbarcassimo in terra Irlandese e con il senno di poi penso che abbiamo avuto una gran fortuna ad iniziare una vita da expat proprio qui, per una serie di motivi.

Motivo numero uno: La lingua. Io non lo parlavo bene l’inglese, ma almeno le basi di grammatica le avevo, in un altro paese europeo avrei dovuto cominciare da zero e visto quanto orecchio ho per le lingue estere, in un altro paese a quest’ora sarei stata ancora ad esprimermi con “Io Tarzan, tu Jane” (non che adesso sia diverso, ma almeno so dire anche “e questa è Cita”).

Motivo numero due: L’Irlanda è abbastanza piccola da non terrorizzare chi non è mai vissuto all’estero (come me), ma abbastanza internazionale da darti quel respiro di libertà che provi vivendo fuori dai confini italiani. A Dublino trovi supermercati aperti sino a notte inoltrata, trovi cibi etnici di tutti i tipi, assisti ad anteprime di film inglesi, molti artisti internazionali fanno tappa a Dublino con i loro spettacoli, insomma è una capitale molto giovanile, attiva e di tutto rispetto culturale, pur mantenendo i ritmi di vita della piccola città che ti garantiscono, a mio parere, una migliore qualità di vita (sarà che ho una certa età!).

Motivo numero tre: Gli irlandesi. Sono un popolo cordiale, alla mano, generoso, caloroso. Come prima esperienza all’ estero sentirsi accolta in maniera affettuosa è stato davvero una cosa bellissima. Sono stata fortunata ad avere Pelù con me, perché grazie al suo linguaggio internazionale ho subito fatto amicizia con altri proprietari di cani e scambiato le prime chiacchiere in inglese, fondamentali per far pratica con la lingua. Inoltre molti di loro sono diventati proprio miei cari amici e nel momento del bisogno sono stati come una famiglia per me e maritemo. Sentirsi amati, sapere che se si ha bisogno c’è qualcuno oltre al tuo nucleo familiare italiano a cui poterti rivolgere è fondamentale quando si vive all’estero.

Ci sono, come in ogni luogo, anche dei contro del vivere a Dublino:

  • La vita è cara (affitti in primis, come anche l’alcool ed i tabacchi, mentre per il cibo e vestiti siamo nella media italiana per i costi) e la crisi economica si sente ancora, quindi se non si rientra nelle categorie lavorative che vanno per la maggiore qui si rischia comunque di non trovare subito lavoro e comunque gli stipendi non sono altissimi rispetto a quanto si spende per vivere qui. Io sono del parere che vivere all’ estero è bello, ma si fanno anche tante rinunce (‘a lasagna e mammà per esempio!). Se la qualità della vita che riusciamo ad ottenere vivendo all’estero non è buona, sinceramente non so quanto vale la pena vivere lontano dalla famiglia di origine e dagli amici storici. Mi sono sempre detta che se dovevo fare la “pezzente” all’estero, me ne restavo in Italia dove un piatto caldo comunque l’avrei avuto. Va benissimo stringere i denti all’ inizio, perché nulla si ottiene facilmente, ma se non si ingrana nel giro di un anno forse è meglio cambiare nazione, o rivedere alcune scelte di vita. Leggo di ragazzi/e italiani che vengono qui a Dublino, accettando di vivere in una stanza condivise con altre quattro persone, lavorando per persone che gli fanno fare una prova gratuita per poi mandarli via senza nemmeno un euro ed ogni volta ho pensato “guagliò, ma chi vo’ fa fa’???”. Purtroppo i furbetti esistono anche qua e purtroppo spesso a sfruttare gli italiani sono stesso gli italiani che con la scusa del “Volemose bene paesà!” non rispettano le regole base del lavoro qui in Irlanda. In Irlanda, per un irlandese, non esiste che lavori senza essere pagato, nemmeno la giornata di prova! Se ti assumono non esiste che lavori senza avere un regolare contratto, anzi vogliono che quanto prima tu ottenga il PPS number (poi ne parlerò in un altro post) per mettersi in regola loro con le tasse ed automaticamente mettere in regola te. La cosa ancora più disdicevole è che questi furbi esistono perché ci sono italiani che accettano queste condizioni e dicono si a tutto, come facevano in Italia. Ma dico io, se vi siete fatti tot chilometri è stato per cambiare vita, per darvi un’opportunità migliore, allora PRETENDETELA!   
  • Dublino,comunque l’Irlanda in generale, non è collegata bene con il sud Italia. In autunno ed in inverno i voli sono ridotti al minimo, quindi per arrivare in Italia devi fare scalo a Milano, Torino oppure Roma che è anche il collegamento più a sud durante i mesi invernali. Lo scalo con Napoli c’è solo in primavera/estate e con compagnie aeree più care, capirete che per chi deve tornare al sud ( la maggior parte degli emigranti è di là) è un casino ed è abbastanza dispendioso. Anche la Sardegna, nonostante abbia una forte immigrazione qui in Irlanda, è collegata poco e male con Dublino.
  • Il servizio sanitario è pubblico, ma costa abbastanza se non rientrate in una categoria di persone dal reddito familiare basso,  poi ne parlerò nel dettaglio in un altro post. Comunque, se siete tra i fortunati che lavoreranno per un’azienda che tra i benefits vi garantisce anche un’assicurazione sanitaria, dovrete solo anticipare le spese mediche che poi in parte vi saranno rimborsate dalla vostra assicurazione. No, come cittadini italiani non avete diritto all’ assistenza sanitaria europea, o meglio l’avete se siete turisti, ma in teoria dopo tre mesi continuativi che risiedete all’ estero dovete iscrivervi all’ A.I.R.E. ed in questo caso non potrete più presentarvi ad un pronto soccorso estero, del paese dove risiedete, con la tessera sanitaria italiana e sperare che l’assistenza sia totalmente gratuita. Molti italiani furbetti qui a Dublino continuano a farlo, ma io non approvo questo comportamento perché penso che chi ha la mentalità di fregare il prossimo o il sistema, prima o poi proverà a fregare anche te, anzi lo fa già nel momento in cui la sua disonestà lede all’ immagine del suo paese di origine e quindi anche me come italiana. Altro problema sempre legato alla sanità è che c’è molto proibizionismo nella vendita dei farmaci da banco a causa  dei problemi che hanno con alcool e droga (ne parlerò anche di questo in un altro post). Ciò si ripercuote anche sulle medicine che normalmente in Italia acquisteresti senza prescrizione medica, e considerando che qui ogni visita dal medico di base costa tra i 50 e i 60 euro, andarci solo per farsi prescrivere un collirio antistaminico (per esempio) diventa davvero dispendioso!
  • Su alcuni aspetti etici hanno leggi molto arretrate, come per esempio le leggi a tutela del benessere degli animali da compagnia che sono ferme al 1996 oppure sulla non legalizzazione dell’aborto (anche questi argomenti verranno trattati più nel dettaglio in seguito).

Cibo e clima non ve li nominerò tra le cose negative, perché non sono tra quei italiani che vogliono il caldo anche quando si sono trasferiti  a vivere in un paese nordico, né uno di quelli che vuole il cibo con lo stesso sapore che trova in Italia. Certe pretese sono assurde ed evito come la peste la compagnia di quel genere d’italiano che si lamenta sempre e comunque della vita che fa all’ estero.  In Irlanda i piatti tipici locali sono buonissimi, ma è ovvio che la pizza come a Napoli non la puoi trovare qua, come per esempio la Guinness ( Black Stuff come la chiamano gli irlandesi) che bevete qui, vi assicuro che non ha lo stesso sapore di quella che bevete in Italia! Ad ogni paese il suo e poi ammettiamolo, l’Italia per qualità e varietà di cibo è al top internazionale, quindi che senso avrebbe cercare di mangiare italiano all’ estero? Mentre per quanto riguarda il clima quest’anno, mentre in Italia c’era l’emergenza neve anche al sud, qui avevamo temperature autunnali, fate voi! La cosa bella del clima irlandese è che in un solo giorno puoi avere le quatto stagioni, come dicono qui. Questo cosa significa? Che non piove sempre! Spesso, ma non sempre e quindi se iniziate a prima mattina con un cielo grigio e piovoso, non è detto che a metà giornata non abbiate bisogno degli occhiali da sole! Lasciate l’ombrello in Italia, credetemi, con il vento irlandese vi dura cinque minuti. Munitevi invece di felpe con il cappuccio se venite qui, perché quando pioverà vi torneranno più utile dell’ombrello!

Detto ciò, secondo la mia opinione e la mia esperienza di due anni che vivo qui, vi direi che i motivi per cui scegliere Dublino piuttosto che un’altra città europea potrebbero essere questi:

  • Volete migliorare il vostro inglese. In molti scelgono Dublino per questo, ci sono molte scuole d’Inglese che fanno corsi estivi più o meno intensivi, alcune danno anche l’alloggio. Se siete uno studente vi consiglio questa esperienza, certo in un paio di settimane non è che diventerete padroni della lingua, ma di sicuro riuscirete ad avere una bella esperienza all’ estero.
  • Volete continuare i vostri studi in un paese estero. A Dublino ci sono diversi College importanti, il Trinity per esempio o l’UCD e tutti offrono buoni corsi, spesso anche in collaborazione con le università italiane.
  • Volete fare un’esperienza come ragazza Au Pair all’estero, cioè una ragazza che, in cambio di vitto ed alloggio, aiuta in casa. Le ragazze italiane sono molto richieste, gli irlandesi amano gli italiani e la loro cucina, ed avere una ragazza alla pari italiana, rispetto ad altre nazionalità, li rende molto felici.
  • Siete degli informatici, degli economisti, volete aprire una piccola attività (in quel caso cercate di capire cosa manca sul territorio perché di attività italiane ce ne sono moltissime!), lavorate nel campo della medicina umana, soprattutto infermieri (per veterinari le richieste ci sono, ma non quanto rispetto ad altri paesi europei, meglio forse in questo campo optare per l’UK, dove tra l’altro l’Irlanda si appoggia per inviare campioni da analizzare o approfondire gli studi in quest’ambito). Queste categorie di lavoratori sono molto richieste perché grazie alle leggi che il governo ha fatto sulla tassazione agevolata per chi avvia un’attività qui, le maggiori aziende americane hanno le loro sedi a Dublino ( Google, Amazon, Paypal, Facebook e tantissime altre). Gli stipendi sono buoni perché sono dati dalle aziende americane, quindi benché vengano tassati tantissimo dal governo irlandese (un reddito sopra a certi livelli annui è tassato anche sino al 55% o giù di lì ) a fine mese di netto si raggiunge comunque una cifra che ti permette di vivere dignitosamente. Ciò non avviene per altre professioni. Un ragazzo che fa il cameriere, per esempio, con lo stipendio che guadagna riesce ad affittare una stanza con altre persone, ma non un intero appartamento da solo, perché come vi ho detto il prezzo della vita è caro rispetto agli stipendi, a meno che non lavori in uno dei settori sopra elencati.

Dopo questo papiello introduttivo sui pro ed i contro del vivere in Irlanda, un consiglio che mi sento di dare a chi vuole trasferirsi qui è quello di non fermarsi a guardare le offerte solo a Dublino. Qui la città è satura, credetemi, le case sono poche e gli affitti davvero alti, anche i lavori o i lavoretti stanno iniziando a scarseggiare perché c’è un’ondata migratoria maggiore dell’offerta. Se non avete già un contratto prima di arrivare in Irlanda, o non appartenente lavorativamente parlando ad una delle categorie sopra elencate, allora orientate la vostra ricerca anche verso altre città Irlandesi.  Cork, Limerick per esempio, sono città in sviluppo ed a parità di stipendi, la vita è meno cara e di sicuro lo sono gli affitti.

Bene per adesso è tutto stay tuned perché il prossimo post sarà dedicato alla “Home sweet Home” e come trovarla qui a Dublino!

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